Viaggiatori vegani? Le dieci città da non perdere

C’è chi lo fa per moda, chi per filosofia di vita, chi per salute. Quello che è certo è che sono sempre più, nel mondo, i vegetariani e vegani. Persone che rifiutano di mangiare carne, compresa quella degli animali marini, latte e derivati, uova e miele, nei casi più estremi. Secondo l’ultimo Rapporto Eurispes gli italiani che hanno scelto di esserlo sono triplicati in un anno, arrivando 1 milione e 800mila. Tanto da diventare, nel travel, una vera e propria nicchia di mercato, con specifiche esigenze. Da qui è nato il social network Vegantravel.com o esperimenti come la prima crociera veggie della britannica Cruise & Maritime Voyages, in partenza il 25 settembre da Londra/Tilbury per i Fiordi norvegesi.

Eccezion fatta per operatori e compagnie sensibili al tema, capita per lo più che questi viaggiatori si debbano scontrare con culture locali “carnivore”, faticando a trovare ristoranti e menù 100% veg.

Da qui l’idea del giornale inglese Independent di stilare una lista delle 10 destinazioni più adatte ai vegan traveller. Al primo posto c’è proprio l’Italia con Torino, la città della carne cruda e del bollito, che con la sindaca Chiara Appendino è diventata la prima “città vegetariani”, intenzionata a formare sull’healty food anche le nuove generazioni. E i numeri parlano chiaro: il capoluogo piemontese conta oltre 30 locali tra ristoranti, bar e negozi che offrono pietanze green, la cui lista completa è pubblicata sul sito ufficiale Turismo Torino.

Al secondo posto c’è Berlino, che ha scalzato Portland diventando la capitale cool del veganismo. Qui i ristoranti veggie sono più di 50, pronti a servire, oltre ai turisti, gli oltre 80mila vegani residenti. Nella capitale tedesca, nel mese di agosto, si tiene anche il Veganes Sommerfest Berlin, festival con musica, giochi, gare di atletica e fashion show che richiama circa 60mila visitatori. Tra le tappe imperdibili, il kebabbaro vegano Vӧner, l’esclusivissimo Kopps e per gustare un ottimo dolce Kontor Eismanufaktur.

L’avena è la nuova regina della Finlandia con la sua capitale Helsinki citata dall’Indipendent. Qui è sempre più in voga, come sostituto del maiale, il Nyhtökaura, frutto di un mix di avena nordica e fave, che si candida a diventare il prodotto finlaendese più esportato nel mondo. A Helsinki, poi, sempre più bar usano il latte di avena al posto della soia e il giornale Helsinki This Week ha pubblicato un elenco di locali vegan friendly in città.

In quarta posizione c’è Israele con Tel Aviv. “Il trend vegano – racconta l’Indipendent – ha toccato il culmine nel dicembre 2014, quando alcuni soldati israeliani hanno minacciato di ribellarsi se la mensa dell’esercito non avesse concesso pasti vegani”. Oggi quasi il 5% della popolazione israeliana ha escluso dalla propria alimentazione carne, latticini e uova, portando la nazione al primo posto tra quelle vegane. Con oltre 400 locali vegani o vegan friendly, la cosmopolita Tel Aviv è diventata la capitale di questo tipo di dieta: qui, persino Domino’s offre una pizza per vegani e da poco ha aperto la prima scuola di cucina Vegan Experience. Inoltre, tutti gli anni a settembre la città ospita il Vegan-Fest, uno dei più importanti eventi a tema del mondo.

Chennai, in India, occupa la quinta posizione. Del resto, il subcontinente ha una tradizione vegetariana centenaria. Si stima, infatti, che il 50% della popolazione indiana non mangi carne, prediligendo ingredienti come riso e latte di cocco. Un’esperienza gastronomica consigliata a Chennai? Quella al Royal Vega, ristorante dell’ITC Grand Chola hotel.

Il movimento vegano ha conquistato anche Melbourne, sesta nella top ten del giornale britannico. Tra i locali raccomandati, Red Sparrow Pizza, il ristorante Transformer e il dessert bar Girls and Boys completamente egg-free.

Settima posizione per San Francisco, dove al Gracias Madre è possibile gustare ottimo cibo messicano 100% veggie. Ami il sushi ma sei vegano? La città californiana ha una soluzione per te: il ristorante Shizen, dove vengono serviti rolls senza pesce, nigiri e ramen veg. Mentre per una cena più esclusiva c’è il blasonatissimo Millenium.

L’Indipendent cita anche Austin, in Texas, dove spopola il Tex-Mex food truck che offre cibo vegano. Per chi ama la cucina indiana no-meat c’è invece il ristorante Gra’j Mahal. E per finire un buon gelato allo Sweet Ritual.

Tornando in Canada, Vancouver è la nuova frontiera del veganismo con il pluripremiato The Acorn’s, lo stiloso Heirloom Vegetarian e il negozio vegan friendly Nice Shoes.

Sono oltre 100, infine, i ristoranti vegani e vegetariani di Londra, che è anche la città dei tatuaggi veg con il Fifth Dimension Tattoo. Tra i ristoranti consigliati: il Manna, l’italiano Pomodoro e Basilica a Brick Lane, il café The Waiting Room, che serve cibo da fast food 100% veg. Mentre cresce la fila all’ingresso del Temple of Hackney, aperto a gennaio scorso da un impiegato di Kfc che propone la versione vegana del pollo fritto. Da non perdere. Forse.

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