Breve storia di Medjugorje

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Međugorje

Međugorje, scritto anche Medjugorje, è un piccola località del comune di Čitluk (2.500 abitanti circa), oggi parte del cantone dell’Erzegovina-Narenta, della Federazione di Bosnia-Erzegovina, in Bosnia-Erzegovina.

Il paese è la frazione principale di una parrocchia formata da cinque villaggi: Međugorje, Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci, con popolazione a maggioranza croata e cattolica, ed è situato alla base di due colline, il Križevac e il Podbrdo (il nome Međugorje significa proprio “fra i monti“). Il suo patrono è San Giacomo.

Le apparizioni mariane

Tale località è diventata celebre nel mondo perché, dal 24 giugno 1981, sei ragazzi (che allora avevano tra 10 e 16 anni, oggi sono tutti adulti, padri e madri di famiglia) affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria. Per questo motivo Međugorje è divenuta meta di numerosi pellegrinaggi.

Madonna di Međugorje

La Madonna di Međugorje, detta anche Regina della Pace o Gospa (“la Signora” o “Madonna”), è l’appellativo con cui viene venerata Maria, madre di Gesù, in seguito ad alcune presunte e lunghe apparizioni mariane ancora in atto, iniziate a Međugorje e testimoniate da sei veggenti: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo. Nella prima apparizione, avvenuta il 24 giugno 1981, i veggenti affermano di aver ricevuto un’apparizione della Vergine Maria, che si sarebbe presentata con il titolo di “Regina della Pace” (Kraljica Mira), altro appellativo con cui è venerata.

Storia

Il 24 giugno 1981 sei ragazzi avrebbero visto «una figura femminile luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo», con un bambino fra le braccia. Il giorno seguente ella si sarebbe presentata come la «Beata Vergine Maria».

Bisogna premettere che nel 1981 la Bosnia-Erzegovina apparteneva alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, guidata da una dittatura comunista. La polizia, pertanto, era insospettita da questa vicenda in quanto attirava molte persone attorno a questi ragazzi. Le apparizioni iniziate sul Podbrdo continuarono, nei primi tempi, nelle case dei veggenti e nella casa parrocchiale, tanto che Padre Jozo, allora parroco di Međugorje, fu arrestato per attentato alla sicurezza e all’unità dello Stato.

Dal 1981 ad oggi, i veggenti avrebbero continuato ad avere visioni, anche se non vivono più tutti a Međugorje. I sei veggenti dell’apparizione del 24 giugno sono: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivan Ivanković e Milka Pavlović. Dal 25 giugno 1981, ai primi quattro veggenti, si aggiunsero Marija Pavlović e Jakov Čolo, che formeranno il gruppo stabile dei veggenti di Međugorje.

Richieste della Madonna di Međugorje

La protagonista delle apparizioni invita alla conversione, alla preghiera, alla pace. Il messaggio principale, come si comprende dal nome che si è data, è la pace (nel suo significato più ampio: con Dio, con gli uomini, ma anche interiore) e i veggenti affermano che la Madonna ha indicato loro che si può raggiungere con questi cinque strumenti (detti da alcuni “le cinque pietre” paragonandole ai ciottoli scelti da Davide, armato solo di fionda e bastone, per abbattere Golia):

  • preghiera: la Madonna richiede di pregare con il cuore (cioè non solo con la bocca, ma con attenzione, fede ed amore) e di pregare molto, in particolare avrebbe chiesto almeno un Rosario intero ogni giorno, cioè i misteri della gioia, del dolore, della gloria e della luce;
  • digiuno: richiesto nei giorni di mercoledì e di venerdì. Il digiuno migliore, come indica la signora delle apparizioni, è di pane ed acqua, con l’eccezione degli ammalati, ai quali è richiesto solo di fare una piccola rinuncia. Lo scopo è puramente penitenziale, per cui tale digiuno non va ridotto ad una semplice abitudine;
  • lettura della Bibbia: un breve brano tutti i giorni, da leggere, meditare, credere e mettere in pratica;
  • confessione: almeno una volta al mese, se non prima in caso di necessità;
  • eucaristia: partecipare alla messa facendo la comunione, se possibile, tutti i giorni.

Santuario di Međugorje

Secondo i messaggi diffusi dai veggenti, attraverso gli strumenti sopra indicati la Madonna aiuterebbe con la sua intercessione e favorirebbe la conversione personale ad ogni uomo per fargli ricevere una fede forte che, con le opere che ne conseguono, conduca alla vera pace. I veggenti riferiscono che la Madonna chiede soprattutto di pregare per gli altri con umiltà e amore. In particolare, per le seguenti intenzioni: per la conversione dei peccatori, per i giovani e le famiglie, per essere capaci di mettere in pratica i suoi messaggi e per essere d’esempio con la nostra vita e, più in generale, secondo le sue intenzioni dettate di volta in volta ai veggenti. All’inizio queste visioni avvenivano ogni settimana (il giovedì) per la loro parrocchia, oggi invece avvengono il 25 di ogni mese per il mondo intero, in un evento tuttora in corso.

Il giudizio della Chiesa cattolica

Dato che il fenomeno delle presunte apparizioni mariane non si è ancora concluso, la Chiesa cattolica prudentemente non si è ancora espressa in modo definitivo, giudicando però che riguardo le apparizioni di Međugorje non constat de supernaturalitate, cioè “non risulta che ci sia un intervento soprannaturale”.

In questo senso il 10 aprile 1991 i vescovi dell’allora Jugoslavia riuniti a Zara emisero una dichiarazione congiunta nella quale si sosteneva che «sulla base di quanto finora si è potuto investigare, non si può affermare che abbiamo a che fare con apparizioni e rivelazioni soprannaturali».

Negli anni successivi, a seguito di una richiesta di chiarimenti inviata da Gilbert Aubry, vescovo di Saint-Denis-de-La Réunion, la Congregazione per la Dottrina della Fede attraverso una lettera firmata dal segretario Tarcisio Bertone ha dichiarato che «dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni» concludendo che «i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, sono permessi a condizione che non siano considerati come un’autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».

Tra i prelati che si sono espressi nettamente contro l’autenticità delle apparizioni vi furono l’allora vescovo della diocesi di Mostar-Duvno (la diocesi che ha competenza sulla parrocchia di Međugorje) Pavao Žanić; opinione mantenuta anche dal successore attualmente in carica Ratko Perić.

Il 17 marzo 2010 la Santa Sede ha istituito, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti[7]. Tale commissione lavorerà in maniera riservata e sottoporrà le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso.

Il luogo degli incontri

Sono tre i luoghi di incontro preferiti a Medjugorje:

  1. La collina delle apparizioni: viene così chiamato il luogo situato sopra al villaggio di Podbrdo a Bijakovic nel quale i veggenti per la prima volta videro la Vergine. Da allora in questo luogo i pellegrini si radunano per recitare il Rosario. Sia di giorno che di notte possibile imbattersi in gruppi di pellegrini che salgono verso il luogo della prima apparizione. Questo luogo segnato anche da un mucchio di sassi in cui conficcata una semplice croce. Lungo il sentiero in salita nel 1989 sono stati collocati dei rilievi illustranti i misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario, opera del Prof. Carmelo Puzzolo di Firenze.
  2. Krizevac il monte sopra Medjugorje. Qui nel 1934 gli abitanti del villaggio di Medjugorje in ricordo del 1900esimo anniversario della morte di Ges hanno eretto una croce in cemento alta otto metri. I gruppi di credenti, come pure i singoli, esprimono la propria devozione alla via crucis andando di stazione in stazione. I primi anni le stazioni erano indicate da croci di legno. Nel 1988 oltre alle croci sono stati posizionati dei rilievi in bronzo – le stazioni della via crucis – opera dello scultore italiano Carmelo Puzzolo. Krizevac divenuto uno dei luoghi preferiti per l’adorazione della sofferenza di Cristo ed divenuto il Calvario del santuario di Medjugorje.
  3. La chiesa parrocchiale e l’area attorno alla chiesa: il luogo della celebrazione dell’eucarestia e della vita sacramentale. Un terremoto distrusse la vecchia chiesa parrocchiale, costruita alla fine del secolo scorso. La nuova chiesa venne ultimata nel 1969. La chiesa, come pure la parrocchia, vennero consacrate a S. Giacomo, apostolo e protettore dei pellegrini. Insieme alla chiesa nel 1991 vennero eretti un altare per poter celebrare all’esterno e venti confessionali. Venne costruita anche una piccola cappella per l’adorazione del Santissimo con degli spazi per lezioni e colloqui spirituali. Sono stati costruiti anche due padiglioni per celebrazioni speciali. Si sente fortemente il bisogno di nuovi locali da adibire ad usi sacri.

PODBRDO

Il Podbrdo è il luogo in cui la Regina della Pace apparve per la prima volta e per i primi tempi. Con questo nome, in realtà, non si indica il monte, ma la zona ad esso sottostante. Il nome del monte è Crnica. Esso non è altro che una collina brulla e piena di pietre. Nei primi anni, il sentiero era quasi impraticabile. Oggi invece, grazie al gran numero di pellegrini che vi salgono ogni giorno, il sentiero è molto più semplice, anche se l’ascesa comporta sempre una certa fatica.

La collina si trova nella frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti, a 1,5 Kilometri dalla Chiesa di San Giacomo. Vi si può arrivare dalla Chiesa o percorrendo una stradicciola in mezzo ai campi, detta appunto “sentiero dei campi” o attraverso la strada asfaltata in macchina o, meglio ancora, a piedi. Fra Slavko ha sempre raccomandato di recarvisi a piedi cominciando subito a pregare per prepararsi a salire la collina su cui la Madonna è apparsa e su cui aspetta anche noi per parlarci nell’intimo del nostro cuore.

Rappresenta una “meta d’obbligo” per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La salita, cadenzata dal Rosario, sulla collina delle prime apparizioni regala momenti d’intensa commozione: dono della Regina della Pace. Un fiume di pellegrini, tra cui moltissimi giovani, si incammina giorno e notte sul monte Podbrdo recitando il Santo Rosario, secondo gli insegnamenti della Madonna.

KRIZEVAC

A circa un chilometro in linea d’aria dalla chiesa di Medjugorje si innalza il monte Krizevac che, unendosi al monte Crnica forma un angolo. Sulla sua cima (520 metri sul livello del mare) il parroco di allora e gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato una croce in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce hanno inciso queste parole: “A Gesù Cristo Redentore dell’umanità, in segno di fede, amore e speranza in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo”. Nello stesso punto si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo ed il cui pezzo più grande si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme a Roma. La croce è stata completata il 15 marzo 1934. Successivamente si è andata consolidando l’abitudine di celebrare ai suoi piedi la Santa Messa la prima domenica dopo la Natività di Maria Vergine in ricordo dell’esaltazione della Croce Santa.

Neppure Krizevac attira tanti pellegrini per le sue bellezze naturali o per l’importanza della sua croce, ma solo perchè in molti affermano che, dopo l’inizio delle apparizioni della Vergine, hanno visto sulla croce una luce o altri “segni”. Tutti li hanno messi in rapporto con le apparizioni della Vergine e con i messaggi delle apparizioni di Medjugorje – con la pace tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini. Si è capito che il cammino verso tale pace porta a questa croce e la gente ha inserito nella propria devozione e nella prassi dei pellegrinaggi anche la venerazione della croce. Inerpicandosi lungo il difficile o quasi impossibile sentiero verso Krizevac i pellegrini seguono il percorso della croce. Ecco perchè alla fine del percorso verso il monte Krizevac si trovano quindi rilievi in bronzo e su tutti è raffigurata l’immagine della Madonna. La Madonna segue Gesù, così come noi, lungo il cammino della croce della nostra vita.

Il 24 novembre 2001, il primo anniversario della morte del padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato collocato nel luogo dove ha rimesso la sua anima al Signore: il rilievo del padre Slavko in bronzo, incastrato nella pietra. Tra due stazioni della Via Crucis, resterà come richiamo e memoria dell’uomo che diceva ciò che pensava e che faceva ciò che diceva, a seguito del Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.

In origine questo monte si chiamava Sipovac. Nel 1933 il villaggio di Medjugorje è stato colpito da una intensa ondata di piogge che minacciava di distruggere tutto il raccolto di quell’anno. Su iniziativa del Parroco di allora, fra Bernardin Smoljan, la gente ha costruito su questo monte una grande croce, alta 8,56 metri, per chiedere a Dio di far cessare quelle piogge insistenti. Da allora il monte ha preso il nome di “Krizevac”, cioé “monte della Croce”. Il Krizevac si trova nella frazione di “Miletina”. Nei suoi messaggi la Regina della Pace ha affermato che “La Croce che avete costruito faceva parte di un piano divino” e ha invitato spesso i pellegrini a recarsi sul monte a pregare. Per questo, con il passare degli anni, lungo il sentiero ripido e scosceso che conduce alla croce, sono stati posti 16 pannelli bronzei raffiguranti la “Via Crucis” realizzati dall’artista italiano Carmelo Puzzolo. Le particolarità più grandi di questa Via della Croce sono che essa incomincia con la stazione di Gesù agonizzante nel Getsemani e che in tutte le stazioni l’artista ha raffigurato anche la Vergine. Accanto ad ogni stazione si trova una Croce di legno. Da moltissimi anni ormai la Parrocchia di Medjugorje organizza tutti i Venerdì la Via Crucis su questo monte che, fino al 24 Novembre 2000, è stata guidata dal carissimo fra Slavko Barbaric. Proprio quel giorno, dopo aver concluso la preghiera, il Signore lo ha chiamato a Sé.

Il sentiero del Krizevac è molto difficile da percorrere e, proprio per questa ragione, possiamo entrare anche un po’ fisicamente in quella che è stata la sofferenza di Gesù per la nostra salvezza. E’ bene che, come per il Rosario al Podbrdo, ognuno preghi spontaneamente davanti ad ogni stazione. Fra Slavko diceva che per incontrare il Signore nella preghiera dobbiamo dare tempo per la preghiera. Perciò preghiamo con calma!

 

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