Incoming Calabria

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Incoming in Calabria – Tour guidati – Soggiorni – Esperienze

Il grande amore per la Calabria e la passione che ispira giornalmente il nostro lavoro, l’intento di promuovere e valorizzare le risorse e le bellezze di questa Regione, ci ha portato a realizzare il progetto di incoming con pacchetti soggiorno, tour guidati ed esperienze nello splendido territorio calabrese. Terra di borghi medievali, di miti, di tradizioni popolari antichissime, connubio di sapori, dal peperoncino al bergamotto, agli antichi vigneti, la Calabria rivela mille facce, ammalia e rapisce.

Numerosi ed importanti tour operator e agenzie viaggi esteri e italiani si affidano giornalmente a noi per la garanzia di serietà che offriamo, l’affidabilità e qualità nei servizi ricettivi e culturali nel mondo del turismo.

Svolgiamo l’ attività di DMC in CALABRIA e ci poniamo come punto di riferimento per i tour operator e agenzie di viaggio straniere ed italiane, interessati a promuovere turismo di qualità in questa regione.

Oltre ad offrire tutti i servizi per la sistemazione di gruppi ed individuali, creiamo con particolare passione itinerari culturali ed enogastronomici in Calabria, terra ricca di arte, cultura, buon cibo e meravigliosi paesaggi da ammirare. Le nostre escursioni sono pensate per le esigenze, le preferenze e i desideri dei gruppi o della clientela individuale, selezionando ogni singolo servizio con grande cura e con un approccio personalizzato.

La nostra esperienza è a disposizione delle agenzie, tour operator e aziende che ci affidano l’intera o parziale organizzazione dei loro viaggi, incentivi e meeting. Ecco i nostri servizi:

  • sistemazione alberghiera;
  • ristorazione;
  • transfer;
  • accompagnatori e guide turistiche;
  • esperienze enogastronomiche;
  • soggiorni benessere;
  • lezioni di cucina regionale;
  • escursioni;
  • trekking;
  • percorsi e sentieri naturalistici;
  • corsi di cucina e visite guidate in aziende di prodotti tipici;
  • percorsi religiosi;
  • escursioni in barca.

Il nostro team possiede una esperienza ultra decennale nel settore turistico. Operiamo con partner privilegiati e di assoluta qualità e professionalità. Offriamo soggiorni in tutta la Calabria in selezionati hotel e strutture ricettive di diversa tipologia. Vi proponiamo diverse escursioni e visite, guidate e illustrate da esperti in storia dei beni culturali e archeologici, nei tanti siti turistici per una vacanza unica e indimenticabile dove apprezzerete anche l’enogastronomia e il calore del popolo calabrese.

Vi offriamo la possibilità di scoprire la Calabria anche in forma autonoma con l’auto: liberi di decidere quando fermarvi per ripartire e raggiungere il vostro prossimo hotel. L’autovettura sarà a disposizione in aeroporto all’arrivo a Lamezia Terme.

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Lo staff di Travelbuy Cosenza è a tua disposizione

PROGRAMMI STANDARD DA ADATTARE ALLE ESIGENZE DEI VIAGGIATORI

(Le esperienze enogastronomiche sono attività progettate, proposte e gestite, dal Local Host del luogo che danno ai viaggiatori la possibilità di scoprire un territorio dal punto di vista culinario)

Ulteriori programmi sono in corso di pubblicazione su questo sito web


CALABRIA: la bellezza è negli occhi di chi ci guarda. Spot sulla Calabria sul portale turistico regionale. 

Crocevia di influenze tra oriente e occidente che hanno dato vita ad un patrimonio artistico e culturale di grande fascino e ispirazione.

Terra amata dal sole e abbracciata da due mari che ne disegnano i contorni nel cuore del Mediterraneo, in un paesaggio meraviglioso e mitico, degno di essere vissuto e visitato.


Un po’ di storia e curiosità sulla Calabria

Il nome Calabria attribuito a questa regione è in uso solo dal VII secolo d.C., in seguito alla dominazione bizantina dell’Italia meridionale; in precedenza infatti questa zona era chiamata Brutium, dal nome del popolo dei Bruzi che la abitava in epoca preromana. Con il nome Calabria si indicava parte dei territori dell’odierna Puglia, da Canosa fino a Santa Maria di Leuca.

Catanzaro, dove “nacque” il nome Italia. Il nome Italia deriva dal vocabolo Italói, termine con il quale i greci designavano i Vituli (o Viteli), una popolazione che abitava nella punta estrema della nostra penisola, nei pressi dell’odierna Catanzaro, i quali adoravano il simulacro di un vitello (vitulus, in latino). Il nome significa cioè “abitanti della terra dei vitelli”. Fino all’inizio del V secolo avanti Cristo, con Italia si indicò solo la Calabria, in un secondo tempo il nome fu esteso a tutta la parte meridionale del Paese e nel III secolo, dopo le vittorie riportate dai romani contro i Sanniti e contro Pirro, si estese fino al Magra e al Rubicone. Nel ’49 a.C., quando anche alla Gallia Cisalpina furono concessi i diritti di cittadinanza romana, anche le regioni settentrionali della penisola presero il nome di Italia. Tali confini vennero ulteriormente dilatati con la riforma amministrativa di Augusto (27 d.C.) che li portò a ovest al fiume Varo (presso Nizza) e a est al fiume Arsa, in Istria. 

Superficie: 15.080 Km2 con quasi 800 Km di coste – Abitanti: 1.915516 – Capoluogo: Catanzaro – Capoluoghi di provincia: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia – Temperature medie: gennaio 10° C, luglio 24°C – Monti principali: Monte Pollino (2.267 m), Monte Pellegrino (1.987 m), Montalto (Aspromonte 1955 m), Botte Donato (Sila Grande 1.928 m) – Fiumi Principali: Neto (95 Km), Crati (81 Km) – Laghi Principali: Lago Cecita (artificiale 12,6 Km2), Lago Ampollino (artificiale 5,5 Km2), Lago Arvo (artificiale 4,5 Km2).

Lo stemma della Calabria è ovale e suddiviso in quattro zone, colorate in giallo e grigio; all’interno di questi quattro campi si trovano: un pino laricio in alto, una colonna dorica in basso, una croce bizantina a sinistra e una croce con i bracci a forma di T a destra. I dialetti calabresi sono fra i dialetti italiani che più hanno attirato l’attenzione degli studiosi per le proprie peculiarità e radici remote. Mentre quelli del nord sono decisamente influenzati dal napoletano, gli altri conservano tracce evidenti di greco, latino e albanese.

Diversi autori per tracciare le caratteristiche del paesaggio della Calabria tirano in ballo Dio, il dio della varietà, dei segni diversi e distintivi dati a ogni terra, dei capricci leggeri o estremi della creazione. Effettivamente sono così tante e cosi varie le forme di paesaggio di questa regione che risulta difficile tracciare un inventario esauriente o anche solo provare una sintesi. Più che ai luoghi ci si affida allora ai sentimenti, alle sensazioni mosse da vedute che vanno dalla dolcezza inaspettata all’asprezza assoluta di alcuni lembi di terra, dall’ammirazione per le espressioni naturali allo stupore per quelle dell’uomo con i suoi insediamenti facili o coraggiosissimi, dalla consolazione di bellezze pure alla fascinazione insidiosa di ampie zone selvatiche, quasi inaccessibili alle gambe e al cuore.

“Dio si trovò in pugno 15000 km2 di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all’opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi. Diede alla Sila il pino, all’Aspromonte l’ulivo, a Reggio il bergamotto, allo Stretto il pescespada, a Scilla le sirene, a Chianalea le palafitte, a Bagnara i pergolati, a Palmi il fico, alla Pietrosa la rondine marina, a Gioia l’olio, a Cirò il vino, a Rosarno l’arancio, a Nicotera il fico d’India, a Pizzo il tonno, a Vibo il fiore, a Tiriolo le belle donne, al Mesima la quercia, al Busento la tomba del re barbaro, all’Amendolea le cicale, al Crati l’acqua lunga, allo scoglio il lichene, alla roccia l’oleastro, alle montagne il canto del pastore errante da uno stazzo all’altro, al greppo la ginestra, alle piane la vigna, alle spiagge la solitudine, all’onda il riflesso del sole. Diede a Cosenza l’Accademia, a Tropea il vescovo, a San Giovanni in Fiore il telaio a mano, a Catanzaro il damasco, ad Antonimina il fango medicante, ad Agnana la lignite, a Bivongi le acque sante, a Pazzano la pirite, a Galatro il solfato, a Villa San Giovanni la seta greggia, a Belmonte il marmo verde. Assegnò Pitagora a Crotone, Orfeo pure a Crotone, Democede pure a Crotone, Almeone pure a Crotone, Aristeo pure a Crotone, Filolao pure a Crotone, Zaleuco a Locri, Ibico a Reggio, Clearco pure a Reggio, Cassiodoro a Squillace, San Nilo a Rossano, Gioacchino da Fiore a Celico, Fra’ Barlaam a Seminara, San Francesco a Paola, Telesio a Cosenza, il Parrasio pure a Cosenza, il Gravina a Roggiano, Campanella a Stilo, Mattia Preti a Taverna, Galluppi a Tropea, Gemelli-Careri a Taurianova, Guerrisi a Cittanova, Manfroce a Palmi, Cilèa pure a Palmi, Alvaro a San Luca, Calogero a Melicuccà, Rito a Dinami. Donò a Stilo la Cattolica, a Rossano il Patirion, ancora a Rossano l’Evangeliario Purpureo, a San Marco Argentano la Torre Normanna, a Locri i Pinakes, ancora a Locri il Santuario di Persefone, a Santa Severina il Battistero a Rotonda, a Squillace il Tempio della Roccelletta, a Cosenza la Cattedrale, a Gerace pure la Cattedrale, a Crotone il Tempio di Hera Lacinia, a Mileto la zecca, pure a Mileto la Basilica della Trinità, a Santa Eufemia Lametia l’Abbaziale, a Tropea il Duomo, a San Giovanni in Fiore la Badia Florense, a Vibo la Chiesa di San Michele, a Nicotera il Castello, a Reggio il Tempio di Artemide Facellide, a Spezzano Albanese la necropoli della prima età del ferro. Poi distribuì i mesi e le stagioni alla Calabria. Per l’inverno concesse il sole, per la primavera il sole, per l’estate il sole, per l’autunno il sole. A gennaio diede la castagna, a febbraio la pignolata, a marzo la ricotta, ad aprile la focaccia con l’uovo, a maggio il pescespada, a giugno la ciliegia, a luglio il fico melanzano, ad agosto lo zibibbo, a settembre il fico d’India, a ottobre la mostarda, a novembre la noce, a dicembre l’arancia”. Leonida Repaci, 1964


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