Stop al divieto negli Stati Uniti, crociere verso la ripartenza

Il divieto valido fino al 31 ottobre è stato revocato. Finisce il “No Sail Order” del Cdc, Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, durato oltre sette mesi e che impediva la ripresa delle operazioni per le grandi navi da crociera nelle acque degli Stati Uniti.

È il primo segno tangibile di una ripresa che richiederà tempo. Il Cdc ha infatti emesso il “Conditional Sailing Order”, con una serie di requisiti che le compagnie dovranno impegnarsi ad attuare per prevenire la diffusione del Covid-19.

“Un approccio attento” è la richiesta per la ripresa delle operazioni in sicurezza nel primo mercato crocieristico mondiale, che in prima battuta significa istituire test prima dell’imbarco per passeggeri ed equipaggio, per verificare che risultino negativi al virus, e screening per individuare eventuali sintomi o rischio di esposizione. Chiaramente le navi negheranno l’imbarco a chi sia positivo al Covid-19 e a qualunque caso sospetto. I risultati dei tamponi dovranno essere disponibili prima dell’imbarco; il test andrà ripetuto anche il giorno dello sbarco e si attenderà il risultato prima di poter scendere a terra.

Il documento prevede che la seconda fase parta con viaggi simulati in cui provare le procedure e assicurarsi di avere l’effettiva capacità di ridurre i rischi e le strutture per gestire eventuali casi di coronavirus a bordo. In sostanza, bisogna testare gli standard per l’igiene delle mani, le mascherine, le distanze sociali per i passeggeri e l’equipaggio, i servizi igienici, la modifica del servizio di ristorazione e dei luoghi di intrattenimento; le compagnie di crociera inoltre devono avere accordi di assistenza medica con enti sanitari a terra per tutelare le persone nell’eventualità che necessitino di cure.

A questo punto la nave invierà al Cdc un report e potrà ricevere la necessaria certificazione per la ripartenza, o provvedere ad adeguamenti, se necessari; solo allora prenderà il via la quarta fase, ovvero il ritorno graduale delle crociere negli Stati Uniti.

Il Centro continuerà a vietare le operazioni alle navi che “non sono riuscite a implementare tali precauzioni”, con un quadro che “consente alle singole compagnie di crociera di progredire attraverso fasi a ritmi variabili. Ciò consente alle flotte che implementano con successo misure di salute pubblica di tornare alle operazioni dei passeggeri più rapidamente, mentre altre si muoveranno più lentamente”.

Se si pensava a una ripresa graduale a partire dal 1° dicembre, i requisiti richiesti dai Cdc potrebbero di fatto allungare i tempi.

Altro fattore chiave per la ripartenza potrebbero essere le elezioni presidenziali, visti gli impegni presi da Trump con la Florida e visto che era stata proprio la Casa Bianca a “contestare” le decisioni del Cdc che ipotizzava lo stop ai viaggi in nave fino a febbraio 2021.

Intanto arrivano le prime reazioni delle compagnie di crociera. Carnival elimina la possibilità di prenotare le crociere di dicembre 2020. Il ceo di Norwegian Cruise Line Holdings Frank Del Rio commenta che in questo modo «non si sta accendendo nessun interruttore della luce».

La sostituzione attuale del “No Sail Order” con un “Conditional Sail Order” è una tappa importante verso la ripresa del servizio, un segnale positivo e un percorso più chiaro per Royal Caribbean. RCCL hanno rinviato il previsto ritorno alla navigazione a gennaio 2021, con la conseguente cancellazione di tutte le crociere in partenza dal 1 ° al 31 dicembre 2020 (escluso Quantum of the Seas da Singapore). 

Clia sottolinea che le compagnie sono pronte a implementare i protocolli e ricorda il lavoro già fatto in questi mesi per sviluppare tali misure che l’industria crocieristica ha adottato e che hanno consentito la ripartenza con successo in Europa e in altre parti del mondo.

[fonte: lagenziadiviaggi]

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