Il Ministro della Salute Roberto Speranza con l’Ordinanza del 23 novembre 2020 ha disposto misure urgenti per la sperimentazione di voli “Covid-tested”, fino al 15 febbraio 2021, salvo proroghe. Sono considerati voli “Covid-tested” i voli per i quali l’imbarco ai passeggeri è consentito a seguito di obbligatorio test antigenico rapido eseguito prima dell’imbarco o a seguito di presentazione di certificazione attestante il risultato negativo di un test molecolare (RT- PCR) o antigenico, effettuato per mezzo di tampone, non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco.
In via sperimentale, alle persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale con voli “Covid-tested”, operativi dagli aeroporti di Francoforte – Frankfurt am Main, Monaco di Baviera – Franz Josef Strauss; Atlanta – Hartsfield-Jackson, New York – John Fitzgerald Kennedy e Newark Liberty, con destinazione l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, è consentito l’ingresso e il transito nel territorio nazionale senza necessità, laddove previsto, di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario previsti.
All’ingresso/rientro in Italia, presso l’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, i passeggeri possono essere nuovamente sottoposti a test molecolare (RT PCR) o antigenico effettuato per mezzo di tampone.
Nel caso di mancato imbarco sul volo “Covid-tested”, per risultato positivo al COVID-19, è previsto, a cura del vettore aereo, il rimborso del biglietto o l’emissione di un voucher di pari importo su richiesta del passeggero, entro quattordici giorni dalla data di effettuazione del recesso e valido per diciotto mesi dall’emissione. Per informazioni sull’effettiva operatività dei voli “Covid-tested” sulle tratte per le quali è in corso la sperimentazione, vi consigliamo di contattarci.
Nei giorni scorsi è atterrato a Fiumicino il primo volo intercontinentale «Covid tested», il volo Alitalia proveniente da New York Jfk. Quasi un centinaio i passeggeri sull’Airbus 330. La procedura sperimentale, concordata da Aeroporti di Roma con la compagnia e autorizzata dal governo, prevede il doppio controllo, un test obbligatorio prima della partenza negli Stati Uniti e un test antigenico all’arrivo (il tampone rapido), in questo modo non c’è l’obbligo di quarantena per chi arriva o rientra Italia.
I passeggeri del volo sono risultati tutti negativi al test a Fiumicino. Solo chi si sottopone al test può imbarcarsi su questi voli. Prima della partenza dagli Usa è necessario aver fatto un test antigenico rapido o molecolare (detto Pcr) entro le 48 ore dall’imbarco. Ovviamente solo i passeggeri che risultano negativi possono prendere il volo.
Fiumicino è il primo aeroporto, almeno in Europa, in cui si avvia questa sperimentazione. Altri accordi sono già stati presi con Lufthansa, per creare corridoi puliti nei voli Italia-Germania, sui voli da Francoforte e Monaco diretti a Roma.
Un certificato di negatività al coronavirus potrebbe diventare il lasciapassare per tornare a viaggiare e risollevare le sorti del turismo: per questo, mentre lo IATA studia un passaporto sanitario digitale universale, le compagnie aeree sperimentano voli Covid-free sui quali si sale solo dopo un tampone negativo.
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