In seguito alla diffusione dell’emergenza Coronavirus, i parchi a tema di Walt Disney chiudono i battenti. Da oggi, Disneyland Resort, in California, chiude i cancelli e lo seguono a ruota Walt Disney World in Florida, chiuso da lunedì 16, e Disneyland Paris, chiuso da domenica 15 marzo.
Disneyland Resort ha dichiarato in una nota: “Sebbene non siano stati segnalati casi di Covid-19 al Disneyland Resort, dopo aver attentamente esaminato le linee guida del governatore della California che vietano grandi riunioni pubbliche, e nel migliore interesse dei nostri ospiti e dipendenti, abbiamo deciso di procedere con la chiusura di Disneyland Park e Disney California Adventure Park, a partire dalla mattina del 14 marzo fino alla fine del mese“.
Gli hotel del Disneyland Resort rimarranno aperti fino a lunedì 16 marzo per offrire agli ospiti la possibilità di organizzarsi; mentre Downtown Disney rimarrà aperto.
Inoltre, la società ci tiene a sottolineare che “continuerà a pagare i membri del cast durante questo periodo di sospensione”. E aggiunge che rimborserà quanti hanno prenotato il soggiorno nelle date di chiusura.
Insieme alla chiusura dei Parchi a tema, Disney ha deciso di sospendere le quattro navi della Disney Cruise Line, a partire da oggi e fino alla fine del mese.
“Disney Dream partirà per una crociera di tre notti da Port Canaveral, come previsto oggi venerdì. Disney Fantasy e Disney Magic torneranno in porto sabato“, ha spiegato la società.
Mentre, Disney Wonder, che è su una crociera sul canale di Panama in direzione ovest, continuerà il suo itinerario programmato, con i passeggeri che sbarcheranno a San Diego il 20 marzo.
La nota prosegue sostenendo che “Disney Cruise Line offrirà agli ospiti interessati da questa decisione un “credito di crociera” futuro o un rimborso completo, i cui dettagli saranno forniti direttamente agri interessati”.
Simon Llanos, direttore marketing della piattaforma di prenotazione viaggi Klook, ha dichiarato: «Chiudere tutti i parchi Disney è una decisione difficile ma necessaria che avrà un impatto non solo sui visitatori, ma anche sul commerciale. Tuttavia, siamo rimasti colpiti dal modo in cui l’industria dei viaggi si è radunata in tutto il mondo per offrire maggiore flessibilità e rassicurazione ai viaggiatori, data l’incertezza in cui ci troviamo».
[fonte: Lagenziaviaggi magazine]
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