Il ministro del Turismo a Civitavecchia in visita sulla Msc Grandiosa, la prima a ripartire dopo il lockdown, grazie al protocollo di sicurezza.
“Non ho mai fatto una crociera in vita mia, lo confesso. Ma dopo questo giro mi è venuta una voglia pazzesca”. Lo dice il ministro del Turismo Massimo Garavaglia al termine di una visita a bordo della nave da crociera Msc Grandiosa ormeggiata nel porto di Civitavecchia. “Ero molto curioso di vedere come funziona il protocollo di sicurezza che la compagnia ha organizzato e che permette anche adesso a tante persone di fruire serenamente di una vacanza – aggiunge il ministro -. È importante far sapere agli italiani che si può andare in crociera in sicurezza: è un segnale di ottimismo”. “Dallo scorso 16 agosto, da quando per primi abbiamo ripreso a navigare, oltre 40mila persone hanno viaggiato con noi nel Mediterraneo” ammette Leonardo Massa, Managing director Italia di Msc.
Guardare con ottimismo al futuro, per Garavaglia, non significa prendere sottogamba la situazione attuale di contagi in ripresa e di una terza ondata sospinta dalle varianti. E a chi gli chiede se la Lega spingerà per eventuali riaperture a Pasqua risponde: “In questo momento dobbiamo essere cauti, molto cauti. Ma allo stesso tempo siamo pragmatici: sappiamo quello che è successo l’anno scorso, quando tra marzo e aprile c’è stato il picco della diffusione del virus e poi da lì le cose sono andate meglio perché il virus in estate diventa meno aggressivo. Speriamo che, sulla base dell’esperienza vissuta, anche stavolta sia lo stesso”. L’estate 2021, aggiunge il ministro, sarà “un’estate di turismo prossimità Italia su Italia. C’è una forte accelerazione sui vaccini in questo momento e, se le cose andranno nel verso giusto, speriamo dopo l’estate di metterci alla spalle questo maledetto virus”.
Il passaporto sanitario
Ed è proprio dai vaccini che passano le riaperture “Dobbiamo cercare di spingere per il passaporto sanitario e stiamo seguendo la questione con molta attenzione. È necessario che in relazione all’ipotetica ripartenza nessuno abbia vantaggi competitivi. Bisogna ripartire dalla stessa base” spiega Garavaglia. E sulla vaccinazione degli operatori turistici aggiunge: “Anche per noi è una priorità. Nel momento in cui c’è un forte desiderio di safe mobility, occorre garantire la sicurezza degli operatori”. Tuttavia, ha detto Garavaglia “se acceleriamo sulle vaccinazioni poi non servono neanche più le priorità perché se vaccini tutti hai risolto il problema“. La sicurezza gioca un ruolo chiave per il settore turistico: “Dobbiamo immaginare di replicare il protocollo di sicurezza delle crociere in altri settori al fine di estendere il più possibile le opportunità in particolare per i turisti stranieri” afferma il ministro.
La prossima “estate di prossimità” è quasi scontata “visto il clima di incertezza determinato dal virus. Ma sarà anche un’occasione per conoscere meglio il nostro Paese: un territorio che metà del mondo vuole visitare” spiega ancora Garavaglia. E per l’estate 2021 anche gli operatori scommettono su un turismo per lo più domestico: “Anche noi di Msc ci prepariamo ad una stagione estiva tutta mediterranea e abbiamo disegnato le nostre rotte con l’Italia che fa da baricentro – afferma Massa – . La Msc Grandiosa fa scalo nei porti di Genova, Civitavecchia, Napoli, Palermo e poi una tappa a Malta. E il primo maggio salperà anche la Msc Seaside, la più grande imbarcazione mai costruita nel nostro Paese, che seguirà una rotta inedita che, per la prima volta nella storia della compagnia, toccherà anche i porti di Siracusa e Taranto”.
Il protocollo
Lo scorso 16 agosto, la Msc Grandiosa è stata la prima nave al mondo ad aver ripreso le crociere settimanali dopo il lockdown. Attualmente sono a bordo quasi 2mila passeggeri, principalmente italiani, su una capienza complessiva di 6.400. La ripartenza è avvenuta sulla base di un protocollo elaborato da una task force internazionale per prevenire e mitigare il rischio di trasmissione e quindi per garantire “vacanze in sicurezza“. Prima di salire a bordo, infatti, tutti gli ospiti (ministro compreso) sono sottoposti a tampone a immunofluorescenza. Un secondo tampone viene effettuato a tutti i passeggeri a metà crociera, prima dello sbarco. Se positivo al rapido, si procede al molecolare: se dovesse essere accertata l’infezione ovviamente non si potrà prendere parte alla crociera. La capienza della nave è ridotta (70% al massimo) e questo garantisce un maggior distanziamento fisico a bordo. Nel pacchetto crociera è inclusa anche una copertura assicurativa Covid che tutela il passeggero in caso di mancata partenza (per motivi di salute legati al virus) e che copre eventuali spese mediche per contagi anche entro 14 giorni dal termine della vacanza. Infine, è pronto un piano di emergenza che scatta se si verificano casi sospetti a bordo: già definite, a priori, le procedure da seguire per l’isolamento preventivo, lo sbarco, il trasferimento a casa o in ospedale se necessario.
[fonte: corriere.it]
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