Il Plf, il «Passenger locator form» il modulo richiesto da alcuni stati e rientrare in Italia

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Il dPLF, acronimo di digital Passenger Locator Form, è un modulo digitale (ma può essere anche cartaceo) di localizzazione del passeggero da compilare prima di imbarcarsi su un aereo o una nave per l’ingresso in Italia (anche per gli italiani che hanno soggiornato all’estero) e per andare in altri Paesi. Ma ciascun Paese europeo ha un proprio formulario. 

Sul punto, però, c’è scarsa chiarezza e molti viaggiatori sono rimasti bloccati in aeroporto per la mancanza di questo documento. Infatti molti turisti hanno scoperto solo al momento della loro partenza di doverlo compilare. Il groviglio di regole diverse da destinazione a destinazione, la mancanza di comunicazione e il caos burocratico, ha reso mai come quest’anno indispensabile prenotare il proprio viaggio in agenzia di viaggio, affidandosi a un consulente bene informato per evitare che la vacanza diventi un’odissea.

Ma per mettersi in viaggio nella seconda estate del coronavirus non basta avere il Green pass, occorre ricordarsi anche di avere il Passenger locator form, obbligatorio per tutte le persone in arrivo (o di rientro) in Italia con qualsiasi mezzo di trasporto, oltre che requisito per entrare nei Paesi europei, tra i quali le tradizionali mete turistiche per gli italiani, come la Spagna e la Grecia (solo per citarne alcune). Lo scopo è, attraverso la raccolta dei dati, facilitare il tracciamento dei contatti nel caso in cui i passeggeri siano stati esposti a una malattia infettiva durante il viaggio a bordo di nave, aereo, treno, autobus o automobile.

Per scaricare e compilare il Plf – detto anche dPlf, dove la “d” sta per digital – esiste la piattaforma europea https://app.euplf.eu, a cui al momento però si possono scaricare solo i moduli per entrare in Italia e a Malta.

Per quanto riguarda i viaggi nel nostro Paese (ingresso o rientro in Italia dopo un soggiorno all’estero), la compilazione è obbligatoria prima dell’ingresso per tutti i viaggiatori adulti arrivati con qualsiasi mezzo di trasporto e per qualunque durata. Lo avevamo spiegato con il nostro articolo. Dopo essersi collegati al sito, bisognerà scegliere “Italia” tra i Paesi di destinazione; registrarsi al con username e password; confermare l’account tramite il link arrivato via email; compilare e inviare il modulo seguendo le indicazioni. Il viaggiatore riceverà poi il Plf in formato pdf e QR code che dovrà mostrare direttamente dal suo smartphone al momento dell’imbarco. In alternativa, potrà stamparlo. È necessario compilare un modulo per ciascun passeggero adulto. I minori dovranno eventualmente essere registrati nel modulo dell’adulto accompagnatore. In caso di minori non accompagnati, il dPLF dovrà essere compilato dal tutore prima della partenza.

Per entrare in Spagna (con alcune leggere differenze fra ingresso in nave, via terra o in aereo) bisogna compilare il Formulario di salute pubblica (online o con app del ministero iberico della Salute) che permette di ottenere il QR code essenziale per l’ingresso. Qui l’elenco dei siti dove reperire i Plf a seconda delle diverse destinazioni, con il caos che ne consegue: https://euplf.eu/it/nplf-it/index.html

La Grecia, invece, dopo il caos denunciato a Malpensa legato alla compilazione del Plf e gli avvertimenti della Farnesina, ha deciso rivedere le regole per l’ingresso dei turisti. L’Ente nazionale ellenico per il turismo fa sapere che, da martedì 27 luglio sera, il QR code arriva direttamente con l’invio del modulo Plf che devono compilare tutti i viaggiatori prima di recarsi in Grecia compilandolo sempre su su https://travel.gov.gr.

Inoltre, già da oggi, non sarà più applicata la regola che ha generato i maggiori problemi: l’obbligo di compilare il Plf almeno 24 ore prima della partenza.

L’Ente tiene a sottolineare che è possibile reperire tutte le informazioni aggiornate sulle regole d’ingresso nel Paese su https://greecehealthfirst.gr.

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