Crociere, il nuovo Dpcm non ferma le navi

Nel corso della serata di ieri 3 novembre il premier Giuseppe Conte ha firmato il tanto atteso dpcm, resosi necessario per l’evoluzione dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia da Covid-19 e per frenare l’aumento dei contagi.

Rispetto alla bozza circolata nella giornata di ieri, il dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza non prevede più lo stop delle navi da crociera. La disposizione, che in un primo momento prevedeva la sospensione di un mese alle navi da crociera battenti bandiera italiana e anche a quelle di bandiera estera, è stata stralciata e sostituita nel testo firmato da un nuovo articolo.

Il rigido protocollo applicato e la sicurezza a bordo delle navi ha sicuramente influito nella decisione finale.

Il testo del dpcm prevede che, dal 6 novembre al 3 dicembre 2020, l’Italia sia divisa in tre aree: zone rosse (art. 3, scenario di tipo 4 di massima gravità), arancioni (art. 2, scenario di tipo 3 di elevata gravità) e gialle (le restanti aree). Ogni zona avrà regole e divieti particolari, mentre per tutto il Paese varrà il coprifuoco dalle ore 22:00 alle 5:00 del mattino, consentendo solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

Resta adesso il forte dubbio come muoversi dalle regioni dichiarate ad “alto rischio” – individuate da apposita ordinanza del Ministero della Sanità – per potersi imbarcare, atteso che da tali aree non è consentito uscire di casa salvo per gli arcinoti motivi (comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute) e, partire in vacanza in crociera, non rientra tra questi. Si aspetta una comunicazione ufficiale sul punto da parte di Costa Crociere e Msc Crociere che dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

È molto probabile che i passeggeri delle “zone rosse” non potranno imbarcarsi e che le limitazioni di accesso ad alcune Regioni rosse o arancioni costringano le compagnie a modificare i loro piani di viaggio o le tappe previste. E’ il caso di dire “si naviga a vista!”.

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Vediamo nel dettaglio cosa prevede il dpcm in corso in merito alle crociere.

L’articolo 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prevede che i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana possono essere svolti “solo nel rispetto delle specifiche linee guida di cui all’allegato 17 del presente decreto, validate dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile, a decorrere dalla data del 15 agosto 2020”, che aveva permesso alle compagnie come MSC Crociere di riprendere il servizio dal 15 agosto scorso.

Restano valide quindi le regole stabilite dal governo italiano per la ripartenza di agosto.  Il comma 2 spiega che “i servizi di crociera possono essere fruiti da coloro che non siano sottoposti ovvero obbligati al rispetto di misure di sorveglianza sanitaria e/o isolamento fiduciario e che non abbiano soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’imbarco in Stati o territori di cui agli elenchi C, D, E ed F dell’allegato 20”: Gruppo C – Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; Gruppo D – Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay; Gruppo E – Resto del mondo; Gruppo F – Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Kosovo, Montenegro, Colombia.

Possono quindi imbarcarsi, oltre ai passeggeri italiani, gli appartenenti al Gruppo A (Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano) e al Gruppo B (Paesi Ue tranne quelli espressamente indicati negli elenchi C e D, Paesi Schengen, Andorra, Principato di Monaco).

In caso di soggiorno o transito in Stati o territori di cui all’elenco C, si applica l’articolo 8, comma 6” del dpcm, ovvero due misure di prevenzione alternative tra loro: a) obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; b) obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.

Il comma 3 stabilisce che per l’autorizzazione allo svolgimento della crociera, prima della partenza della nave, il comandante presenta all’autorità marittima una specifica dichiarazione da cui si evincano: l’avvenuta predisposizione di tutte le misure necessarie al rispetto delle linee guida; i successivi porti di scalo e il porto di fine crociera, con le relative date di arrivo/partenza; la nazionalità e la provenienza dei passeggeri imbarcati.

Il comma 4 prevede: “È consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani nel caso in cui queste ultime provengano da porti di scalo situati in Stati o territori di cui agli elenchi A, B e C dell’allegato 20 e tutti i passeggeri imbarcati non abbiano soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’ingresso nel porto italiano in Stati o territori di cui agli elenchi D, E ed F dell’allegato 20. Il comandante della nave presenterà all’autorità marittima, almeno ventiquattro ore prima dell’approdo della nave, la stessa specifica dichiarazione prevista per le navi battenti bandiera italiana”.

L’articolo 10 si conclude con il comma 5 che recita: “Gli scali sono consentiti solo negli Stati e territori di cui agli elenchi A, B e C dell’allegato 20 e sono vietate le escursioni libere per le quali i servizi della crociera non possono adottare specifiche misure di prevenzione dal contagio”. Ma, in realtà, già dalla ripartenza di agosto i protocolli delle crociere prevedono l’obbligo di escursioni protette organizzate esclusivamente dalla compagnia.

Msc Crociere nell’inviare i biglietti della crociera a chi sta per partire nei prossimi giorni – mentre i cittadini italiani prima di salire a bordo della nave verranno sottoposti a tampone – quelli che viaggiano da Paesi specifici considerati “ad alto rischio” dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) dovranno sottoporsi ad un test con tampone RT-PCR nelle 72 ore precedenti l’orario di imbarco. Il certificato sarà poi presentato al terminal per potersi imbarcare. Il test non è richiesto per passeggeri di età inferiore a 6 anni.

Il provvedimento sarà in vigore dal 6 novembre fino 3 dicembre 2020, anziché dal 5 novembre per consentire alle attività commerciali e lavorative di organizzarsi per una eventuale chiusura rientrando nella cd. “zona rossa”.

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